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Archivi categoria: Canto di Natale
Bambini
Natale Ce n’è uno di cera, lucido, le carni bianche, ginocchia e piedi arrossati; un altro ha gli occhi chiusi e dorme sul fianco, le braccia unite a partire dai gomiti nascoste dalla testa; quello coi riccioli, intagliati nel legno, … Continua a leggere
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Natale ai tempi di Facebook
In quel tempo, il cielo era una striscia blu, come sempre. Il mondo era una sola home, con tante finestre attraverso le quali sbirciare un angolino del vasto impero di Zuckerberg. Non c’erano eventi, strano a dirsi, né compleanni da … Continua a leggere
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Un Natale da rifare
Il vagito spezzò il silenzio della notte. Giuseppe si affacciò sulla mangiatoia ed esclamò commosso: “Somiglia a suo padre, c’era da aspettarselo”. Maria si distese accanto a quel corpicino di porpora e lo avvolse nelle fasce, chiudendole con un un … Continua a leggere
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Vigilia di Natale
L’ho vista che scendeva le scale, a passo svelto. Ha inforcato gli occhiali scuri prima di aprire la porta e sbucare nel freddo del vicolo. Sta tutta agitata, può finalmente farsi quattro passi con quel tipo che le fa il … Continua a leggere
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L’ultimo Natale di Botticelli
I capelli piovevano a zazzera. Gli occhi cerulei ridotti a un’asola cieca. Dalla testa di cenere sbucava il naso carnoso e beccava il vuoto. Una beccaccia azzoppata che saltava sul selciato, incapace di spiccare il volo. Questo era Sandro, vecchio … Continua a leggere
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La cartolina del signor C.
C. sogna case, con il mare sullo sfondo e il comignolo che fuma. La testa nelle spalle, si accanisce sul mozzicone spento che tiene incollato alla bocca con le dita ossute. Le pupille minuscole, sotto il peso di palpebre troppo … Continua a leggere
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Clandestini
Mai visto un angelo con ali nere. Sarà forse per il corpo bianco di luce. O per il panneggio ancora più bianco, che una brezza perenne, questa sì miracolosa, tiene sospeso all’altezza del pube. Sono stanco. Sono vecchio. Ho legato … Continua a leggere
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La Madonna del Parto
Voleva che indicassi l’intacco sul ventre, quella crepa pronta ad aprirsi come sul guscio di un uovo. Malgrado il peso dell’aureola che mi schiacciava la testa e le fitte alle reni per il ventre gravido, lo accontentai. Almeno non pretendeva … Continua a leggere
Pubblicato in Canto di Natale, Ritorno a Ischia, e altre storie, Uncategorized
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L’aureola che fu
E’ la vigilia di Natale e la mamma cucina dall’alba. Mi prega di raggiungere una cesta che giace sulla sommità della dispensa. Afferro una sedia e vi salgo. Ma – ahimè- la capoccia va in collisione con il lampadario. La … Continua a leggere
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Un regalo di Natale
Non avrei saputo dire quale fosse la specie- probabilmente era lì da sempre – ma in quel mattino di dicembre, freddo e lucente, mi affacciai al balcone ed era lì, un’albero spoglio che pini e querce sovrastavano. L’ombra del palazzo … Continua a leggere
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